(Settimana 37: dal 11 al 17 Settembre)
...beh, "back" per gli altri, perché per noi, questa è una storia nuovissima.
Iscrizioni, moduli e certificati da presentare, libri da ordinare, quaderni a quadretti di quattro o cinque
millimetri, grembiuli neri e servizio mensa.
Questo è mondo di cui non sappiamo assolutamente nulla.
Io e Gio siamo andati a scuola nel giurassico, quando non c'erano liste di delegati per recuperarci a fine lezione, ma venivamo mollati tutti in mezzo alla strada senza rimorsi.
In questo nuovo mondo invece, non solo non può rapirti nessuno, ma è tutto organizzato.
In cartoleria ti ordinano i libri di scuola senza che tu neppure dica quali ti servono: loro lo sanno già, sanno quelli di ogni scuola del creato, penso. E te li consegnano già opportunamente ricoperti di plastica trasparente anti graffio, scarabocchio e pure anti proiettile.
E io che mi aspettavo di ridurmi come mia madre, che ricopriva tutto la sera prima di cominciare la scuola (a mia madre piaceva vivere sul filo del rasoio!).
In questa nuova scuola l'occorrente va tutto etichettato, ogni singola matita, gomma, forbice e pennello. Una novità stupefacente per me, che alle elementari ero famosa per perdere un intero astuccio in due giorni. E infatti, ricordo ancora con gratitudine infinita Raffaella, che mi ha prestato la sua gomma da cancellare per anni. Dove era la mia? Non lo so, credo si vaporizzasse al mio ingresso a scuola.
Questa mattina ci siamo svegliati con almeno un'ora e mezza di anticipo (Gio ama la puntualità...) per preparaci al grande giorno.
Vestiti, cartella, grembiule e merenda
Sonia era agitata, ma nulla rispetto a noi che abbiamo vissuto l'evento con una, credo, comprensibile emozione.
Le elementari sono importanti!
Io, poi, ero ancora più in ansia di Gio, dopotutto Sonia oggi è entrata nella stessa scuola in cui sono andata io. Cinque aule e un giardino che pullulano di ricordi!
La vita ti può portare ai 4 angoli del mondo, ma se sei stato uno dei bimbi della scuola di Pino lo
rimani in eterno.
E io lo so bene, visto che a guardarmi in giro, tra i genitori, questa mattina, non facevo che rivedere
facce di persone con cui ho diviso il banco, la ricreazione, il pulmino e le maestre.
Quindi l'emozione ci stava tutta e vista la situazione credo di essere stata più che brava: ho versato un'unica solitaria lacrimuccia, provvidenzialmente nascosta dagli occhiali da sole. E si, lo so che oggi pioveva, ma mica potevo rischiare di piagnucolare davanti a tutti! Avrei rovinato la reputazione di mia figlia per l'eternità!
Sonia invece è stata stoica fino all'ultimo: quando hanno aperto le porte si è infilata dentro senza una sola esitazione, a parte un rapidissimo sguardo di saluto e via, chiacchierando con una bimba appena conosciuta.
Dal lato mio ho solo una minuscola preoccupazione: come farà a stringere amicizie durature e sincere senza nessuna gomma mancante da condividere?
...potrei sempre manometterle l'astuccio...
giura che almeno questo post lo stampi e lo incolli sulla pagina di un album scrap che da oggi comincerai a costruire per Sonia! ...Sono anni che voglio farmi un album dedicato alla scuola, diviso in due parti, quella da studente e quella da insegnante: se avessi cominciato subito sarei qui a sfogliarlo invece che a progettarlo!
RispondiEliminaIn realtà io ogni anno faccio un libro con tutti i miei post a cui aggiungo tutte le fotografie fatte durante l'anno. Sono i nostri diari di famiglia...e Sonia potra leggervi tutta la sua storia, prima o poi...
Elimina...vale come compito eseguito?
:-)