(Settimana 13: dal 27 Marzo al 2 Aprile)
Invece, negli ultimi mesi è come se una sorta di pessimismo megagalattico si fosse fatto strada in noi, strisciante e ben nascosto. Fino al giorno in cui ha deciso di uscire tutto insieme e io mi sono trovata totalmente impreparata.
Così, da un giorno all'altro, ho scoperto di essere in crisi.
E giuro, non mi ero accorta che ci stavo finendo dentro fino a che non mi sono ritrovata sommersa da capo a piedi.
Abbiamo iniziato con il lavoro. Ormai siamo in bilico dai primi di Novembre e ogni giorno ci chiediamo se accettare l'esodo e andarcene o provare a tenere duro e sperare che alla fine le cose si sistemino per miracolo.
Sul versante adozione nessuna nuova...e in questo caso Nessuna Nuova non può certo dirsi una Buona Nuova.
Non so bene perchè, ma all'improvviso ci ritroviamo soffrire di questa attesa che sembra infinita. Le ultime settimane sono state tutte un po' così: un po' ansiose, un po' tristi senza nessun particolare motivo, più faticose del solito.
In questi giorni mi sento come se non ci fosse uno sbocco, un traguardo da tagliare, un lieto fine solo per noi.
E col mio pessimismo contagio anche Gio.
So benissimo che questa è solo una fase, una tra le tante che abbiamo già passato e che l'attesa è così difficile proprio per questi lunghi periodi di nulla assoluto
Svegliarsi ogni mattina chiedendosi se quello che sta per cominciare è "quel" giorno, quello in cui tutto cambierà può essere molto più snervante di quanto ci si spetti.
Eppure io e Gio siamo fortunati, abbiamo un sacco di cose belle a distrarci da questo limbo infinito, e vorremmo arrivare a qual giorno pieni di energia ed entusiasmo.
Immagino aiuterebbe farsi una bella dormita, ma ultimamente Osvaldo ci sveglia OGNI notte alle quattro del mattino saltando sul lettone come se fosse su un tappeto elastico e una volta svegli, con la testa che si riempie di pensieri ansiogeni riaddormentarsi è un'impresa impossibile.
Tra l'adozione e il clima lavorativo sempre meno sereno, in questo periodo vorrei solo poter andare in letargo e svegliarmi tra un anno, quando tutte queste ansie sarebbero solo un ricordo.
Ma visto che non c'è modo di inventare una macchina del tempo, mi consolo con l'abuso di caffeina...
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