Noi in realtà abbiamo lavorato, ma avere tutta Italia in ferie ha i suoi lati positivi.
Strade vuote, posteggi liberi, supermercati deserti e soprattutto pochissime telefonate al call center. Per una settimana sembrava quasi di potersi annoiare... ogni tanto...
L'unico vero problema è stata la contemporanea chiusura di tutti i posti in cui normalmente mangiamo, lasciandoci solo con un bar: cinque giorni di pranzi terribili e caffè indescrivibili.
Basta poi un pranzo con le Unne a rendere perfetta una settimana? Direi proprio di si.
E tra la partita a carte più combattuta che si sia mai vista (Gio e Paola erano pronti ad uccidere pur di accumulare monete d'oro) e i balli forsennati di Fish a suon di disco music anni '70 sfido chiunque a non rilassarsi.
Cosa facevo io mentre loro ballavano e giocavano a carte (e si davano all'alcool: la riserva di limoncello di mia madre è stata letteralmente saccheggiata)? Ma è ovvio, facevo da materasso a Simone. Giusto per allenarmi a vivere in funzione di un pargolo...
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