E' una vita un po' strana, a metà tra la trasferta e la vacanza...ma fino ad ora è divertente, anche se a me manca un po' l'avere una casa mia di cui occuparmi.
In casa i lavori procedono spediti, ogni sera torniamo dall'ufficio e andiamo subito a vedere cosa è stato fatto. Un giorno sembra ci sia solo qualche crena in più e il giorno dopo invece ci sono muri spuntati dal nulla, una porta dove prima non c'era niente e il bagno che prende forma all'improvviso.
Insomma è bellissimo!
In questa specie di terra di mezzo abbiamo deciso che era una buona idea concederci un viaggetto e così, nel fine settimana, siamo partiti. Ci siamo aggregati ad un viaggio organizzato da mia madre per la pubblica assistenza di Pino e Sabato mattina all'alba siamo saliti su un pulman dove l'età media era di 60 anni almeno e ci siamo fatti scarrozzare in giro per la provenza.
E non è stato affatto male.
Il viaggio era ben organizzato, abbiamo visto un sacco di bei posti, la compagnia era assolutamente piacevole e non invasiva e sono persino riuscita a scattare a mia madre e mia zia qualche foto carina...
Della Francia mi rimarranno gli splendidi paesaggi, i camerieri che si sforzano di capire quello che stai dicendo anche quando conoscono meno inglese di te, la miglior omlette che io abbia mai mangiato e il gelato più caro che io abbia mai comprato (però era buonissimo!)
Per tutto il resto le foto parlano da sole... Le gole del Verdon, con i suoi strapiombi e Gio che soffre di vertigini.
Moustiers-Sainte-Marie, che è talmente bella che viene il sospetto non sia vera, ma messa lì per incantare i turisti
Ebbene si, dell’altopiano di Valensole è esattamente come nella cartoline: distese di lavanda a perdita d'occhio, l'ari dal profumo inconfondibile, colori impressionati...e ovunque turisti scriteriati che rischiano di farsi ammazzare attraversando col naso all'aria nel tentativo di scattare la foto perfetta.
Bella, bellissima Russillon, che abbiamo visto quasi per caso, solo per un cambio di programma all'ultimo minuto, e che mi è piaciuta da morire con le sue case tutte gialle e arancioni e rosse e le sue cave di Ocra a pochi passi dal centro del paese...
E poi Senanque, dove, da bravi italiani siamo riusciti a farci sgridare perchè troppo rumorosi durante la visita dell'abazia...e si che ce l'hanno ripetuto mille e una volta che era d'obbligo il silenzio!!!
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