L'annuale settimana ad Alghero è ormai terminata e io sono tornata alla mia vita genovese.
Come ogni anno, vista la mia eterna avversione a sole, mare e spiaggia, la mia partenza ha coinciso con una serie di preparativi degna dello sbarco in Normandia, che ha compreso l'acquisto dell'ennesimo costume destinato ad essere indossato per un paio di volte al massimo, la spesa di un fantastiliardo in creme protettive, e la consegna del mio adorato gatto alle amorevoli cure di Fratello e Fidanzata del Fratello.
Lo sbarco in terra sarda è stato come sempre traumatico, con una caldo micidiale ad aspettarmi e due ore di strada provinciale a separare l'aeroporto di Olbia dalla casetta di alghero (se becco quel genio che ha soppresso il volo Genova-Alghero giuro che lo strozzo!)
Alghero, ormai lo sapete tutti, è una meraviglia, al mare vengo viziata come una bambina di cinque anni, Gio passa 5 giorni a prevenire ogni mio desiderio e la casa in piena campagna è un inno a pace, natura e riposo, quindi persino io faccio fatica a trovare qualcosa di cui lamentarmi...
Certo sono l'unico umano adulto che trova normale fare le ferie con madre, zia e suocera al seguito e vi assicuro che avere a che fare con mia madre che si informa ogni 20 minuti se io abbia mangiato può essere destabilizzante a quasi 40 anni.
Aggiungeteci che quest'anno, nella casa, in pieno restauro, c'era una dose di polvere che avrebbe reso allergico anche un elefante e che Piccolo Coso, il figlio non-più-bambino della coppia di amici che vengono con noi è rientrato prima in Liguria per un impegno preso in precedenza lasciandomi quindi orfana della compagnia dell'unico essere vivente che in quel contesto preferisce ombrellone e libro a lunghe ed estenuanti passeggiate sul bagnoasciuga o a nuotate
Per non dire della mia annuale guerra con la fissa tutta sarda di rimpinzare ospiti e commensali come fossero tacchini da ingrasso, che mi costringe a vere e prorie maratone culinari o della voracità delle zanzare isolane, che colpiscono anche una con il sangue notoriamente poco gradito come la sottoscritta.
Insomma, la Sardegna è sempre luogo di croce e delizia per me, eppure quest'anno il bilancio della vacanza è stato decisamente positivo: 4 punture di animale non precisato, tre e dico TRE chili presi e un solo eritema solare. Piccolo.
Un successone!
